Chi è cresciuto tra gli anni ’80 e ’90 difficilmente può dimenticare “I Robinson” (titolo originale “The Cosby Show”), la sitcom americana che ha rivoluzionato il modo di raccontare la famiglia in TV. Allegra, intelligente, educativa ma mai moralista, la serie ha conquistato milioni di spettatori grazie al carisma di Bill Cosby, alla chimica tra i personaggi e a dialoghi sempre brillanti.
Ma cosa si nasconde dietro il successo di una delle serie più amate di sempre? Ecco una raccolta di curiosità su “I Robinson”, perfetta per chi ama scoprire il dietro le quinte dei propri film e telefilm cult!
Il cognome originale non era Robinson
In origine, la famiglia si chiamava Huxtable (come nella versione americana), ma in Italia si decise di cambiare il cognome in “Robinson” per renderlo più familiare e facilmente pronunciabile dal pubblico nostrano. Una scelta di adattamento che ha avuto grande successo, tanto da far diventare il titolo un’icona a sé.
Il personaggio di Cliff era ispirato alla vera vita di Bill Cosby
Cliff Robinson, interpretato da Bill Cosby, è un medico e padre di cinque figli. Nella realtà, Cosby era laureato in educazione e padre di cinque figli anche lui. Molti episodi sono basati su aneddoti realmente accaduti nella sua famiglia. Il personaggio riflette i suoi ideali di educazione, disciplina e umorismo.
Lisa Bonet fu temporaneamente allontanata dalla serie
L’attrice che interpretava Denise Robinson fu protagonista di tensioni dietro le quinte dopo aver recitato nel film “Angel Heart”, giudicato troppo provocante per l’immagine “familiare” della sitcom. Questo portò alla sua uscita temporanea da “I Robinson” e alla creazione di uno spin-off, “A Different World”, che però non ebbe lo stesso successo.
Il salotto dei Robinson cambiava (senza farsi notare)
Se riguardi attentamente le stagioni della serie, noterai che il salotto di casa Robinson subisce piccole modifiche nel corso del tempo: cambiano divani, quadri e disposizione degli oggetti. Una scelta voluta per rendere l’ambiente più “vivo” e realistico, come una casa che evolve con la famiglia.
Il cast era scelto con attenzione anche per motivi culturali
Bill Cosby volle che la famiglia rappresentasse una classe media afroamericana colta e professionale, rompendo così con gli stereotipi televisivi dell’epoca. Tutti i personaggi principali hanno una forte identità professionale: lui medico, lei avvocato, i figli con aspirazioni accademiche o artistiche. Una vera rivoluzione nel panorama televisivo degli anni ’80.
Raven-Symoné non doveva essere parte del cast de “I Robinson”
La piccola Olivia, interpretata da Raven-Symoné, è diventata uno dei personaggi più amati del telefilm. Ma inizialmente l’attrice fu scartata perché troppo giovane per il ruolo di figlia maggiore. Tuttavia, colpì così tanto i produttori che decisero di scrivere un nuovo personaggio su misura per lei.
Il tema musicale de “I Robinson” ha una storia interessante
La sigla iniziale cambia leggermente da stagione a stagione, sia nel ritmo che nella coreografia. È uno dei rari casi in cui una serie TV modifica spesso la propria opening senza perdere riconoscibilità. Il brano è diventato così iconico che ancora oggi è utilizzato in remix e omaggi televisivi.
Malcolm-Jamal Warner (Theo) non era un attore esperto
Chi avrebbe detto che Theo Robinson, uno dei personaggi più simpatici e realistici della serie, era interpretato da un attore quasi esordiente? Malcolm-Jamal Warner fece il provino da adolescente, senza grandi esperienze precedenti, e si conquistò il ruolo con il suo carisma naturale. Oggi è un apprezzato regista e musicista.
“I Robinson” ha influenzato altre sitcom di successo
Il successo di “I Robinson” ha aperto la strada ad altre serie con protagonisti afroamericani e famiglie non convenzionali. Senza di essa, show come “Willy, il principe di Bel-Air” o “Tutto in famiglia” non avrebbero forse visto la luce con lo stesso entusiasmo da parte delle emittenti televisive.
Un episodio venne censurato per anni
C’è un episodio in cui i personaggi parlano esplicitamente di educazione sessuale in modo diretto e pedagogico. Negli Stati Uniti andò in onda senza problemi, ma in alcuni paesi fu censurato o trasmesso con tagli per il suo contenuto ritenuto “troppo adulto” per il pubblico. Oggi è considerato un esempio di TV educativa di qualità.
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