Quando Pixar ha annunciato “Monsters University“, il prequel di “Monsters & Co.”, i fan sono rimasti sorpresi e impazienti di scoprire come Mike Wazowski e James P. Sullivan siano diventati amici inseparabili. Il film, uscito nel 2013, ha riportato il pubblico nel mondo dei mostri, ma stavolta tra i banchi di scuola. Ecco alcune curiosità e retroscena che forse non conosci su questo divertente film d’animazione.
Un sequel che diventa un prequel
Inizialmente, Pixar aveva considerato l’idea di un vero e proprio seguito di “Monsters & Co.“. Tuttavia, lo studio decise di esplorare il passato di Mike e Sulley, raccontando la loro esperienza universitaria e come si siano conosciuti. Il risultato è stato “Monsters University“, il primo prequel mai realizzato dalla Pixar.
Indirizzi rivelatori in “Monsters University”
L’indirizzo della confraternita Oozma Kappa è lo stesso dell’abitazione in cui è cresciuto il regista Dan Scanlon, mentre quello del biglietto da visita di Don Carlton è un riferimento all’indirizzo della Pixar.
L’ispirazione dalle università americane
Per creare l’ambientazione di “Monsters University“, il team di produzione ha visitato diversi campus universitari, tra cui Harvard, Stanford e MIT. Hanno studiato l’architettura, le tradizioni e l’atmosfera di questi luoghi per rendere la “MU” il più credibile possibile.
Niente Boo
Uno dei personaggi più amati di “Monsters & Co.”, la piccola Boo, non appare in “Monsters University”. Il regista Dan Scanlon ha spiegato che, essendo il film ambientato molti anni prima, non aveva senso includerla nella storia.
Il ritorno di Billy Crystal e John Goodman
Billy Crystal e John Goodman hanno ripreso i ruoli di Mike e Sulley, nonostante i personaggi fossero più giovani. Per adattarsi, entrambi hanno cercato di modulare la voce per sembrare più giovanili.
Dettagli tecnici impressionanti
La tecnologia utilizzata per “Monsters University” è molto più avanzata rispetto a quella di “Monsters & Co.“. Ad esempio, nel primo film, Sulley aveva circa un milione di peli animati singolarmente, mentre in “Monsters University” il numero è salito a 5,5 milioni, rendendo il suo pelo ancora più realistico.
Un easter egg di “Toy Story”
In molte produzioni Pixar non mancano gli easter egg. In “Monsters University“, si può notare la famosa palla gialla con la stella rossa di “Toy Story” tra gli oggetti della stanza di Mike.
Una scena post-credit sorprendente in “Monsters University”
Dopo i titoli di coda, c’è una scena divertente che mostra il mostro che non è riuscito a superare il test di ammissione alla “MU”. Questo piccolo dettaglio ha fatto sorridere molti spettatori.
L’omaggio a John Lasseter
Il personaggio di Don Carlton, il mostro maturo che torna a studiare, è ispirato allo stile di vita del cofondatore della Pixar, John Lasseter. Infatti, proprio come Carlton, Lasseter ha una passione per l’animazione che lo ha spinto a seguire i suoi sogni nonostante le difficoltà iniziali.
La biblioteca incantata
La biblioteca di “Monsters University“, chiamata Bohol Hall, è un omaggio all’artista Pixar Nelson Bohol, che ha contribuito alla sua creazione.
Un lavoro durato cinque anni
“Monsters University” ha richiesto ben cinque anni di sviluppo e produzione. Pixar ha lavorato a lungo per garantire un perfetto equilibrio tra comicità e nostalgia, rendendo il film un’esperienza unica per i fan della saga.
La rivalità tra Mike e Sulley era inizialmente più intensa
In una delle prime versioni della sceneggiatura, la competizione tra Mike e Sulley era molto più accesa. Tuttavia, per rendere il film più adatto a un pubblico ampio, gli sceneggiatori hanno deciso di attenuare il conflitto e mostrare una crescita più graduale della loro amicizia.
A113
Il numero A113 compare in una scena in cui Sulley entra in un’aula. Si vede chiaramente il numero A113 sulla porta dell’aula, un classico easter egg Pixar.
Pizza Planet:
Il furgoncino di Pizza Planet fa una breve apparizione durante una scena di guida. Lo si può notare mentre passa in lontananza, un rapido cameo per i fan più attenti.