Nel 1985, l’uscita di “Ritorno al futuro” ha segnato un punto di svolta nella storia del cinema, diventando un fenomeno culturale che ancora oggi appassiona milioni di fan. Diretto da Robert Zemeckis e prodotto da Steven Spielberg, il film ha dato vita a una delle trilogie più amate di sempre. Ma dietro la magia sullo schermo si nascondono aneddoti e curiosità che rendono la pellicola ancora più affascinante. Scopriamone alcune.
La genesi di un cult
L’idea di “Ritorno al futuro” nacque dalla mente di Bob Gale, il quale, mentre sfogliava l’album di foto del liceo di suo padre, si chiese come sarebbe stato conoscerlo da giovane. Gale propose l’idea all’amico Robert Zemeckis, insieme al quale iniziò a sviluppare la sceneggiatura.
I rifiuti iniziale per “Ritorno al futuro”
La sceneggiatura di “Ritorno al futuro” fu inizialmente rifiutata da numerose case di produzione cinematografica prima di essere finalmente accettata dalla Universal Pictures. Questo accadde principalmente perché all’epoca le commedie per adolescenti di successo erano incentrate su umorismo volgare e situazioni esplicite, mentre “Ritorno al futuro” presentava una storia più avventurosa e fantastica, considerata meno in linea con i gusti del pubblico.
Tuttavia, il regista Robert Zemeckis, insieme allo sceneggiatore Bob Gale, credette fortemente nel potenziale del film e continuò a proporlo a diverse case di produzione, ricevendo numerosi rifiuti. Alla fine, dopo il successo di Zemeckis con il film “All’inseguimento della pietra verde”, la Universal Pictures decise di dare una possibilità a “Ritorno al futuro“, riconoscendone l’originalità e il potenziale di successo.
Un protagonista mancato
Forse non tutti sanno che Michael J. Fox non è stato la prima scelta per il ruolo di Marty McFly. Inizialmente, il personaggio era stato affidato all’attore Eric Stoltz, che ha effettivamente girato diverse scene prima di essere sostituito. Stoltz, pur essendo un ottimo interprete, non riusciva a incarnare appieno il tono leggero e ironico richiesto dal film. Dopo settimane di riprese, la produzione decise di licenziarlo e puntare su Fox, che all’epoca era impegnato nella sitcom “Casa Keaton”. Nonostante le difficoltà di orario, Fox riuscì a conciliare entrambi gli impegni, lavorando giorno e notte.
Doc
Il personaggio di Doc, lo scienziato inventore della macchina del tempo nella trilogia di “Ritorno al futuro“, fu ispirato ad Albert Einstein. Questa connessione è stata intenzionale da parte degli autori del film, Robert Zemeckis e Bob Gale, che hanno voluto omaggiare il famoso fisico teorico.
La DeLorean poteva non esistere
L’iconica macchina del tempo, una DeLorean DMC-12, è oggi indissolubilmente legata a “Ritorno al futuro”. Tuttavia, nelle prime bozze della sceneggiatura, la macchina del tempo non era affatto un’automobile, ma un frigorifero! Zemeckis e Gale cambiarono idea per evitare che i bambini, ispirati dal film, provassero a chiudersi nei frigoriferi di casa, rischiando gravi incidenti.
Un titolo alternativo improbabile
Durante la produzione, la Universal Pictures suggerì di cambiare il titolo del film. Il dirigente Sid Sheinberg propose “Spaceman from Pluto” (“L’uomo dello spazio da Plutone”), ritenendo che “Ritorno al futuro” fosse poco comprensibile per il pubblico. Spielberg, con un pizzico di ironia, rispose con una lettera di ringraziamento, fingendo di credere che la proposta fosse uno scherzo. La questione si chiuse immediatamente e il titolo originale rimase invariato.
Riferimenti nascosti e previsioni in “Ritorno al futuro”
Questo film contiene numerosi dettagli e riferimenti nascosti. Uno dei più sorprendenti riguarda il negozio “Twin Pines Mall”, che dopo il viaggio nel tempo diventa “Lone Pine Mall”. Il cambiamento è dovuto al fatto che Marty, tornando indietro nel 1955, abbatte con la DeLorean uno dei due pini originali del sito.
Un’amicizia improbabile
Uno degli elementi più iconici del film è l’amicizia tra Marty e Doc Brown. Christopher Lloyd, interprete del bizzarro scienziato, ha ammesso di non essere inizialmente convinto del ruolo, ma dopo aver letto il copione decise di accettare. La chimica tra lui e Michael J. Fox si rivelò perfetta, contribuendo al successo del film. Ancora oggi, i due attori partecipano a eventi legati alla saga, mantenendo vivo lo spirito di “Ritorno al futuro”.
La colonna sonora
La colonna sonora del film, composta da Alan Silvestri, è diventata celebre in tutto il mondo, soprattutto il tema principale, “The Power of Love”, interpretato da Huey Lewis and the News.
Il successo di “Ritorno al futuro”
“Ritorno al futuro”, uscì nelle sale nel 1985 e fu un successo immediato. Il film incassò oltre 210 milioni di dollari in tutto il mondo e divenne un vero e proprio fenomeno culturale. Il successo del primo film spinse Zemeckis e Gale a realizzare due sequel, “Ritorno al futuro – Parte II” e “Ritorno al futuro – Parte III”, usciti rispettivamente nel 1989 e nel 1990.
“Ritorno al futuro Day”
Nel 2015, in occasione del 30º anniversario dell’uscita del primo film, è stato organizzato un evento speciale chiamato “Ritorno al futuro Day”, durante il quale sono stati proiettati i tre film della trilogia e sono stati organizzati numerosi eventi a tema.