Blade Runner è un film del 1982 diretto da Ridley Scott. Rispetto a molte pellicole di quegli anni, in cui si investiva circa 40 milioni di dollari, il budget impiegato per Blade Runner può considerarsi contenuto, arrivando a circa 28 milioni di dollari. La contemporanea uscita di film come “La cosa, Star Trek II – L’ira di Khan” ed “E.T. l’extra–terrestre“, hanno contribuito al risultato deludente al botteghino. Nel poster dell’artista John Alvin, la replicante Rachael è ritratta con la sigaretta in mano. Questo dettaglio ha reso illegale la locandina in Francia, per il divieto di pubblicizzare direttamente o indirettamente il tabacco.
L’idea

Blade Runner è tratto dal romanzo “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick, opera che Ridley Scott afferma di non aver mai letto. Il film si distanzia un po’ dal romanzo poiché è assente la pseudo-religione del Mercerismo e Pris e Rachael non fanno parte dello stesso modello di replicante. Il regista, per gli storyboard, prese ispirazione anche dal fumetto francese “Métal Hurlant”.
Philip K. Dick

Philip K. Dick, è morto prima di poter vedere la pellicola ultimata riuscendo a vedere solo i primi 20 minuti del film.
Le versioni di Blade Runner
Esistono sei diverse versioni di Blade Runner oltre a quella originale del 1982. A causa dell’accoglienza negativa del pubblico presente alla prima proiezione, sono state introdotte delle modifiche, come l’aggiunta di una voce narrante fuori campo e di un lieto fine.
Director’s Cut
La prima modifica importante del film è del 1992, “Director’s Cut”, versione di Ridley Scott rieditata sotto la supervisione di Michael Arick più fedele alla prima versione di lavoro della pellicola. In questa versione manca la voce fuori campo ed il lieto fine, ed è stata inserita la scena in cui Deckard sogna un unicorno.
Final Cut
“Final Cut”, del 2007, è la versione definitiva della pellicola ed è l’unica in cui è stata concessa, al regista, piena libertà artistica. Rispetto al Director’s Cut, presenta piccole modifiche estetiche e l’immagine e il suono sono stati restaurati digitalmente e rimasterizzati.
Incassi
Blade Runner ha ottenuto un incasso totale, negli USA, di circa 27 milioni di dollari. Dopo l’uscita di “Director’s Cut” ha incassato oltre 3 milioni di dollari, mentre successivamente “Final Cut” ha totalizzato 1,5 milioni di dollari. L’incasso totale raggiunto dal film, negli Stati Uniti, è di circa 32 milioni di dollari.
National Film Registry

Blade Runner, nel 1993, è stato scelto e conservato nel “National Film Registry” della Biblioteca del Congresso degli USA. Nonostante l’incasso deludente è considerato uno dei migliori film di fantascienza.
Il metodo Voight-Kampff

Il metodo Voight-Kampff che viene utilizzato da Rick Deckard per smascherare i replicanti, è nato dal test di Alan Turing, “The Imitation Game”. Mentre alcuni dettagli visivi oltre a quelli delle macchine volanti e dei computer, sono stati ripresi dalla “Nostromo” di “Alien”.
Attori
Prima che la scelta ricadesse su Harrison Ford il ruolo di Rick Deckard, è stato proposto a Dustin Hoffman. Nemmeno Daryl Hannah è stata la prima scelta per l’interpretazione di Pris. Questo ruolo è stato proposto, inizialmente, alla leader dei “Blondie”, Debbie Harry che ha rifiutato ma successivamente si è pentita di tale scelta, considerandola tutt’oggi, un suo grande rimpianto.

La scena in cui Pris inciampa, sfondando il vetro di una macchina è reale. L’attrice Daryl Hannah, è scivolata sul terreno bagnato, riportando una ferita al gomito. La Hannah è un ex ginnasta e ha chiesto a Ridley Scott di poter inserire delle mosse atletiche, nel personaggio di Pris.

Durante le riprese di Blade Runner, Joanna Cassidy, ha utilizzato il suo pitone, di nome, Darling. In “The Final Cut”, l’attrice, ha reinterpretato la morte di Zhora. Ridley Scott ha ricreato digitalmente, il volto dell’attrice sul corpo della stuntwoman, del film originale.

Gaff, il personaggio interpretato da Edward James Olmos, parla il Cityspeak, un mix di giapponese, spagnolo e tedesco che l’attore ha ideato, frequentando corsi notturni di linguistica.

L’attore Rutger Hauer, ha improvvisato alcune scene come quella in cui afferra e accarezza una colomba. Inoltre ha modificato il monologo finale, tagliando alcune battute ed aggiungendo la famosa frase “E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia”.
Per il lieto fine del film assolutamente non voluto da Ridley Scott, il regista ha utilizzato per le immagini di sfondo, le sequenze tagliate di “Shining” di Stanley Kubrick, con il suo consenso. Ridley Scott scoprì Joe Turkel che interpreta dottor Tyrell, proprio in “Shining“.
Sequel

Esiste un sequel della pellicola “Blade Runner 2049″, del 2017, diretto da Denis Villeneuve.