Il film “Wonder Woman 1984”, diretto da Patty Jenkins e interpretato da Gal Gadot, è il sequel dell’acclamato “Wonder Woman” del 2017. Ambientato negli anni ‘80, il film esplora nuove sfide per Diana Prince, mettendola di fronte a nemici come Maxwell Lord e Cheetah. Dietro le quinte, la produzione ha affrontato diverse sfide e curiosità che rendono il film ancora più interessante. Ecco alcuni dei dettagli più sorprendenti.
Gal Gadot è stata pagata molto di più rispetto al primo film
Nel primo film, Gal Gadot ha ricevuto un compenso di circa 300.000 dollari, una cifra che ha suscitato polemiche considerando il successo del film. Per “Wonder Woman 1984”, invece, l’attrice ha ricevuto uno stipendio di circa 10 milioni di dollari, un aumento significativo che riflette la sua crescente importanza nel franchise e nel panorama cinematografico.
L’incredibile scena di apertura è stata girata senza CGI
Uno degli elementi più spettacolari del film è la scena di apertura ambientata a Themyscira, dove una giovane Diana partecipa a un’agguerrita competizione atletica. Questa scena è stata girata in gran parte senza l’uso di effetti speciali digitali, con attrici e stuntwoman che hanno eseguito gran parte delle acrobazie dal vivo. Il risultato è un’introduzione epica che enfatizza la forza e la determinazione della protagonista.
Le riprese di “Wonder Woman 1984” si sono svolte in diverse parti del mondo
Per ricreare l’ambientazione del 1984, il team di produzione ha girato in numerose location reali, tra cui Washington D.C., Londra, le Isole Canarie e l’Arabia Saudita. Questa scelta ha permesso di dare maggiore autenticità alla narrazione e di catturare il fascino visivo dell’epoca.
Chris Pine e il ritorno inaspettato di Steve Trevor
Uno degli elementi più sorprendenti della trama è il ritorno di Steve Trevor, interpretato da Chris Pine. Considerando il destino del personaggio nel primo film, il suo ritorno ha generato molte speculazioni tra i fan. La sceneggiatura ha trovato un espediente narrativo per giustificare la sua presenza, collegandolo alla misteriosa pietra dei desideri.
La trasformazione di Cheetah
Il personaggio di Barbara Minerva, interpretato da Kristen Wiig, subisce una straordinaria trasformazione in Cheetah. Per ottenere l’effetto desiderato, la produzione ha combinato make-up prostetico con effetti visivi avanzati, creando un design ibrido che ha richiesto ore di lavorazione per ogni scena.
Una scena di volo ispirata a Superman
In “Wonder Woman 1984”, Diana impara a volare, un momento cruciale per il suo sviluppo come eroina. Patty Jenkins ha dichiarato che questa scena è stata ispirata dai classici film di Superman, in particolare quelli con Christopher Reeve, enfatizzando il senso di meraviglia e libertà.
Un cameo speciale alla fine di “Wonder Woman 1984”
I fan della Wonder Woman originale hanno avuto una sorpresa speciale nei titoli di coda: Lynda Carter, l’iconica interprete della supereroina nella serie TV degli anni ‘70, appare in un cameo nei panni di Asteria, una leggendaria guerriera amazzone. Questo omaggio ha entusiasmato i fan di lunga data e ha lasciato aperta la possibilità di un suo ritorno in futuro.
Un Successo Globale
Nonostante le sfide legate alla pandemia di COVID-19, “Wonder Woman 1984” è stato un successo globale, incassando oltre 160 milioni di dollari al botteghino. Il film è stato elogiato per la sua azione, i suoi effetti speciali e le interpretazioni del cast.