Nel 1990, il letale cacciatore alieno tornò sul grande schermo con “Predator 2“, un sequel che, pur non raggiungendo il successo del primo capitolo, è diventato nel tempo un cult del genere action-fantascientifico. Diretto da Stephen Hopkins e interpretato da Danny Glover, il film si distaccò dall’ambientazione giunglesca del primo episodio per portare l’azione in un futuro distopico e violento, ambientato nella Los Angeles del 1997. Ecco alcune curiosità e retroscena che rendono “Predator 2” un film particolarmente interessante per gli appassionati del genere.
Un’assenza pesante in “Predator 2”: Arnold Schwarzenegger
Uno degli aspetti più discussi di “Predator 2” è stata l’assenza di Arnold Schwarzenegger. L’attore, che aveva interpretato il Maggiore Dutch nel primo film, era stato inizialmente contattato per riprendere il ruolo. Tuttavia, Schwarzenegger rifiutò per divergenze economiche e creative con la produzione, lasciando spazio a un nuovo protagonista: il tenente Mike Harrigan, interpretato da Danny Glover.
Un Predator ancora più evoluto
Rispetto al primo film, il Predator di “Predator 2” presenta un arsenale ampliato e un design leggermente differente. Il costume dell’alieno venne ridisegnato con nuove armi, tra cui il celebre disco da lancio e la lancia retrattile. Inoltre, venne introdotta la mitologia della razza Yautja, mostrando che il Predator non è un cacciatore solitario, ma fa parte di una civiltà guerriera con proprie regole e codici d’onore.
L’omaggio a “Alien” e la nascita di un crossover
Una delle scene più iconiche di “Predator 2” avviene all’interno dell’astronave del Predator, dove è possibile intravedere il teschio di uno xenomorfo tra i trofei di caccia. Questo dettaglio fu un chiaro omaggio alla saga di “Alien” e scatenò l’immaginazione dei fan, portando alla nascita del franchise “Alien vs. Predator” anni dopo.
Una Los Angeles infernale in “Predator 2”
Il film è ambientato in una Los Angeles del futuro, caratterizzata da caldo soffocante, crimine dilagante e lotte tra gang. Sebbene nel 1990 questa rappresentazione fosse considerata distopica, alcune delle problematiche affrontate nel film, come la violenza urbana e il degrado sociale, hanno trovato riscontri nella realtà degli anni successivi.
Un Predator interpretato da un ex giocatore NBA
Kevin Peter Hall, già interprete del Predator nel primo film, tornò a vestire i panni dell’alieno in “Predator 2“. Con la sua imponente statura di 2,20 metri, Hall riuscì a dare un’aura minacciosa alla creatura. Curiosamente, prima di diventare attore, Hall era stato un giocatore di basket universitario.
Un’accoglienza tiepida, ma una rivalutazione nel tempo
All’uscita, “Predator 2” ricevette recensioni miste e incassò meno del previsto, anche a causa della forte concorrenza di altri blockbuster del periodo. Tuttavia, nel corso degli anni, il film ha acquisito uno status di cult, grazie al suo mix di azione, violenza e atmosfere noir che lo rendono unico rispetto ad altri capitoli della saga.