Il film “Il traditore”, diretto da Marco Bellocchio e uscito nel 2019, ha portato sul grande schermo la storia di Tommaso Buscetta, il primo grande pentito di Cosa Nostra. Interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino, il personaggio di Buscetta ha affascinato il pubblico con un ritratto intenso e drammatico della sua vita da mafioso e del suo successivo tradimento nei confronti dell’organizzazione criminale. Ma quali sono alcune delle curiosità e dei retroscena legati a questo film? Scopriamoli insieme.
La preparazione di Pierfrancesco Favino per “Il traditore”
Uno degli aspetti più impressionanti del film è la performance di Pierfrancesco Favino. L’attore ha studiato per mesi il dialetto siciliano per riuscire a interpretare al meglio Buscetta. Oltre alla lingua, si è documentato ampiamente sulla storia del personaggio, visionando interviste e registrazioni originali del pentito per riprodurre fedelmente il suo tono di voce e le sue espressioni.
Il coinvolgimento di ex magistrati e giornalisti
Per rendere “Il traditore” il più realistico possibile, Marco Bellocchio e il suo team hanno consultato ex magistrati, tra cui quelli che hanno lavorato direttamente al maxiprocesso, e giornalisti specializzati in cronaca giudiziaria. Questo ha permesso alla sceneggiatura di restare fedele ai fatti, mantenendo comunque una forte componente cinematografica.
Le riprese de “Il traditore” tra Italia e Brasile
La produzione ha scelto di girare le scene in diverse location autentiche per immergere lo spettatore nella storia. Molte scene ambientate in Brasile sono state girate realmente a Rio de Janeiro, per dare maggiore credibilità alle sequenze che raccontano la fuga di Buscetta prima del suo arresto ed estradizione in Italia.
La ricostruzione del maxiprocesso
Uno dei momenti più iconici de “Il traditore” è la rappresentazione del maxiprocesso di Palermo, con gli imputati chiusi nelle gabbie. Per ricostruire fedelmente l’atmosfera di quel processo storico, la scenografia è stata realizzata basandosi su fotografie e filmati d’epoca. Inoltre, alcuni attori che interpretavano mafiosi minori hanno avuto la possibilità di parlare con persone realmente coinvolte nei processi per studiarne gestualità e atteggiamenti.
Il plauso della critica e la corsa agli Oscar
“Il traditore” ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui sette David di Donatello ed è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2020 nella categoria del miglior film internazionale. Nonostante non sia riuscito a ottenere la nomination, il film è stato acclamato dalla critica internazionale per la sua profondità e per l’interpretazione di Favino, considerata una delle migliori della sua carriera.
Un ritratto sfaccettato di Buscetta
Bellocchio ha voluto dipingere Buscetta in modo complesso, evitando di trasformarlo in un eroe o in un semplice traditore. Il film esplora le sue contraddizioni, il rapporto con la famiglia, la paura della vendetta e la sua decisione di collaborare con la giustizia italiana, consapevole delle conseguenze che avrebbe avuto sulla sua vita e su quella dei suoi cari.
Trailer del film “Il traditore”