Dopo undici anni di attesa dal primo capitolo, il leggendario felino con la spada è tornato sul grande schermo con “Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio”, un film che ha stupito il pubblico grazie al suo stile visivo innovativo e alla narrazione profonda. Ecco alcune curiosità e retroscena che rendono questo film ancora più affascinante.
“Il gatto con gli stivali 2”: Uno stile d’animazione rivoluzionario
Se il primo film seguiva la classica animazione CGI tipica della DreamWorks, “Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio” ha adottato una tecnica ibrida, ispirata allo stile pittorico e al “frame rate variabile” già visto in “Spider-Man: Into the Spider-Verse”. Questo ha dato al film un aspetto da fiaba illustrata, enfatizzando l’azione in modo più dinamico e immersivo.
Un Gatto più vulnerabile
Per la prima volta, vediamo un Gatto con gli Stivali spaventato e consapevole della propria mortalità. Il film esplora il concetto delle “nove vite” in un modo mai visto prima nei film d’animazione, rendendo il protagonista più umano e profondo. La sua paura della Morte (rappresentata letteralmente dal Lupo) è uno dei temi centrali della storia.
Il personaggio del Lupo e i riferimenti alla Morte
Uno degli antagonisti più apprezzati del film è il Lupo, che si rivela essere la personificazione della Morte stessa. I dettagli visivi che lo caratterizzano, come gli occhi rossi e il fischio inquietante, sono stati studiati per renderlo un villain memorabile e terrificante. Curiosamente, nel doppiaggio originale, il personaggio è stato interpretato da Wagner Moura, noto per il suo ruolo in “Narcos”.
Le influenze delle fiabe classiche in “Il gatto con gli stivali 2”
Il film abbonda di riferimenti a fiabe e racconti popolari. Il personaggio di Riccioli d’Oro e la sua banda di orsi criminali sono una rivisitazione del classico racconto per bambini, mentre la mappa magica per trovare la Stella dei Desideri ricorda i tipici artefatti dei racconti epici.
Un cast stellare
Il doppiaggio originale vanta nomi di grande spessore: Antonio Banderas riprende il ruolo del Gatto con il suo inconfondibile accento spagnolo, mentre Salma Hayek torna nei panni di Kitty Zampe di Velluto. Tra le nuove voci troviamo Florence Pugh (Riccioli d’Oro), John Mulaney (Jack Horner) e Harvey Guillén (Perrito).
Un omaggio al passato
Nel finale del film, vediamo il Gatto, Kitty e Perrito navigare verso un “nuovo inizio”. Il dettaglio interessante è che la terra all’orizzonte assomiglia a Molto Molto Lontano, il regno di “Shrek“.