Quando si parla della saga di “Ritorno al futuro“, è impossibile non citare il terzo capitolo, “Ritorno al futuro – Parte III“, che ha portato i protagonisti Marty McFly e Doc Brown nel selvaggio West del 1885. Questo film, diretto da Robert Zemeckis e uscito nel 1990, ha chiuso la trilogia con un’ambientazione inedita e un mix perfetto di avventura, comicità e romanticismo. Ma dietro le quinte della pellicola si celano numerosi retroscena e curiosità che vale la pena esplorare.
“Ritorno al futuro – Parte III”: Un’idea nata sul set del secondo film
Durante le riprese di “Ritorno al futuro – Parte II“, Zemeckis e il produttore Bob Gale hanno deciso di girare il terzo capitolo consecutivamente per sfruttare al massimo il cast e le scenografie. L’idea di ambientare il film nel Far West è nata dalla passione di Michael J. Fox per questo periodo storico e dal desiderio di esplorare una nuova epoca attraverso il viaggio nel tempo.
Le difficoltà delle riprese nel deserto
Gran parte del film è stata girata in location reali, in particolare a Monument Valley, in Arizona, e nei pressi di Sonora, in California. Le riprese nel deserto si sono rivelate impegnative per il cast e la troupe, costretti a lavorare in condizioni climatiche difficili, tra caldo torrido di giorno e temperature gelide di notte.
L’infortunio di Michael J. Fox in “Ritorno al futuro – Parte III”
Uno degli episodi più drammatici del set riguarda Michael J. Fox. Durante la scena in cui Marty viene impiccato da Buford “Cane Pazzo” Tannen, l’attore ha realmente perso i sensi per alcuni secondi a causa di un errore nella gestione della corda. Fortunatamente, la situazione è stata subito risolta senza gravi conseguenze.
L’arrivo di Mary Steenburgen
Per interpretare Clara Clayton, la donna che fa innamorare Doc Brown, fu scelta l’attrice Mary Steenburgen. Inizialmente riluttante ad accettare il ruolo, l’attrice si lasciò convincere dai suoi figli, grandi fan della saga. Il suo personaggio aggiunge una dimensione romantica inedita alla trilogia, rendendo il finale ancora più emozionante.
Il ritorno della locomotiva
Il climax del film vede la DeLorean lanciarsi sui binari per tornare al 1985 grazie alla spinta di una locomotiva. La scena, ricca di tensione ed effetti speciali, richiese un’attenzione maniacale per i dettagli. La locomotiva che appare nel finale, modificata con elementi futuristici, è stata successivamente esposta in diversi parchi a tema e oggi è un pezzo da collezione per gli appassionati della saga.
L’omaggio ai western classici in “Ritorno al futuro – Parte III”
“Ritorno al futuro – Parte III” è un chiaro tributo ai grandi film western di Hollywood. Nella pellicola si possono notare riferimenti a registi come John Ford e Sergio Leone, oltre alla presenza di attori storici del genere, come Pat Buttram e Dub Taylor. Inoltre, il nome scelto da Marty nel 1885, “Clint Eastwood”, è un omaggio all’icona del western.
Un finale che chiude il cerchio
A differenza degli altri due film, “Ritorno al futuro – Parte III” non termina con un cliffhanger ma con un finale chiuso e soddisfacente. La distruzione della DeLorean segna la fine dei viaggi nel tempo per Marty, mentre Doc trova una nuova vita con Clara e i loro figli. Un messaggio positivo che sottolinea l’importanza di vivere il presente senza lasciarsi condizionare dal passato o dal futuro.