Una perdita improvvisa nel mondo del cinema
Il mondo del cinema piange Samuel French, attore statunitense scomparso all’età di 45 anni dopo una lunga e dolorosa battaglia contro il cancro. L’interprete, diventato celebre grazie al film “Killers of the Flower Moon”, si è spento lo scorso 9 maggio in un ospedale di Waco, in Texas, la sua città natale, dove era tornato negli ultimi tempi per curarsi.
La scoperta da parte di Martin Scorsese
Il suo talento era sbocciato quasi per caso, ma bastò un’audizione a cambiare la sua vita. A notarlo fu nientemeno che Martin Scorsese, che lo volle nel suo kolossal del 2023 per interpretare l’agente federale CJ Robinson, uno dei personaggi chiave nella narrazione degli omicidi della nazione Osage. Sul set, Samuel French si trovò subito a condividere una scena intensa con Robert De Niro, un battesimo di fuoco da cui uscì a testa alta. Scorsese, impressionato, gli disse: “Nessuno avrebbe potuto interpretare Robinson meglio di te.”
Samuel French: Un attore fuori dagli schemi
Ciò che rendeva unico Samuel French era il suo percorso atipico. Non frequentò scuole di recitazione, né veniva da una famiglia legata all’industria cinematografica. Dopo il diploma a Clifton, aveva vissuto tra Austin e Dallas, mantenendo sempre uno stretto legame con la vita di campagna. La sua autenticità e la passione istintiva per la recitazione lo hanno reso un interprete capace di portare sullo schermo una verità emotiva difficile da dimenticare.
Towpath e altri progetti significativi di Samuel French
Uno degli ultimi lavori di Samuel French è stato “Towpath”, un film ambientato negli anni Sessanta durante il movimento per i diritti civili, in cui interpretava il detective Bernard Crooke al fianco di Eric Roberts. Il regista Paul Sinacore, amico personale dell’attore, ha raccontato quanto quella pellicola avesse un valore speciale per lui: “Quel film significava il mondo per Samuel. Ci ha messo l’anima.”
Samuel French aveva anche partecipato alla miniserie “Texas Rising”, a un episodio di “Fear the Walking Dead”, e aveva recitato da protagonista nel noir indipendente “Joe Haladin: The Case of the Missing Sister”. Il suo curriculum comprende titoli come “The Pro Bono Watchman”, “Pegasus – Magico Pony e Blood Dried Hands”.
Un’eredità fatta di passione e verità
Più che una carriera, quella di Samuel French è stata una testimonianza di come il talento possa emergere in modi inaspettati. Il suo amore per la figlia Madison, la sua autenticità, il rispetto per le proprie radici texane e la dedizione al lavoro resteranno impressi in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo o ammirarlo sullo schermo.
French lascia la compagna Melinda, la loro figlia di 12 anni, i genitori Gary e Darlene e i fratelli Andy e Danny. La sua scomparsa è un duro colpo per il mondo del cinema, ma il ricordo della sua arte e della sua umanità continuerà a vivere.