“Pinocchio” non è soltanto un classico dell’animazione, ma un vero e proprio fenomeno culturale. Dal burattino di legno creato dalla fantasia di Collodi, sono nati adattamenti cinematografici e televisivi che hanno attraversato generazioni, lasciando un segno indelebile nell’immaginario collettivo. Che si tratti della celebre versione Disney del 1940 o delle reinterpretazioni più recenti – come quella firmata da Guillermo del Toro – ogni “Pinocchio” porta con sé un carico di dettagli affascinanti e piccoli segreti di produzione.
In questo articolo, esploreremo insieme le curiosità più sorprendenti e i retroscena meno noti legati al film d’animazione “Pinocchio“, un’opera che continua a far sognare grandi e piccini.
“Pinocchio”: Il secondo film animato Disney… ma con ambizioni da primo
Sapevi che “Pinocchio” è stato il secondo lungometraggio animato prodotto da Walt Disney, dopo “Biancaneve e i sette nani“? Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, Disney considerava “Pinocchio” il vero banco di prova per le potenzialità artistiche dello studio. Fu infatti il primo a introdurre tecniche di animazione all’avanguardia, come il multiplane camera, per creare profondità e realismo visivo.
Geppetto ha cambiato volto più volte
Il personaggio di Geppetto è passato attraverso numerosi redesign prima di arrivare alla versione definitiva. All’inizio, il vecchio falegname aveva un aspetto severo e austero, ma venne ritenuto poco empatico. Alla fine, i disegnatori optarono per tratti più morbidi e bonari, rendendolo uno dei personaggi più amati del film.
Il Grillo Parlante… doveva morire!
Sembra assurdo, ma è vero: nella prima stesura della sceneggiatura, il Grillo Parlante doveva essere ucciso da Pinocchio con una scarpa, proprio come accade nel libro originale. Tuttavia, Disney decise di cambiare rotta, trasformandolo in una guida morale e dandogli un ruolo centrale, anche grazie alla sua celebre canzone “When You Wish Upon a Star”.
“When You Wish Upon a Star” vinse l’Oscar quasi per caso
Parlando di quella canzone… “When You Wish Upon a Star”, divenuta emblema della Disney stessa, vinse l’Oscar come miglior canzone originale nel 1941. Eppure, non era pensata per essere il tema principale. Solo in un secondo momento, i produttori decisero di darle maggiore spazio, colpiti dall’emozione che riusciva a suscitare.
Luci e ombre al box office
Nonostante oggi sia considerato un capolavoro dell’animazione, “Pinocchio” fu un flop al botteghino al momento della sua uscita. A causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il film non poté essere distribuito in Europa e incassò meno del previsto. Solo negli anni successivi, attraverso riedizioni, conquistò la fama (e il successo economico) che merita.
Pinocchio non è mai uguale a se stesso
Se guardi attentamente il film, noterai che le proporzioni del personaggio di Pinocchio cambiano spesso. Gli animatori modificarono altezza, dimensioni degli occhi e proporzioni corporee a seconda dell’emozione da esprimere. Un dettaglio apparentemente invisibile, ma fondamentale per trasmettere empatia e dinamicità.
La balena… che non era una balena
La terrificante balena Monstro non è proprio una balena. Inizialmente, il mostro marino doveva essere uno squalo gigante, ma poi si scelse un design ispirato a una fusione tra una balena e un drago marino per renderla ancora più spaventosa. Il risultato? Uno dei “cattivi” più memorabili del cinema animato.
Guillermo del Toro e la versione “dark”
Nel 2022, il regista Guillermo del Toro ha realizzato una versione in stop-motion di “Pinocchio“, molto più cupa e filosofica rispetto a quella Disney. Ambientata nell’Italia fascista, la sua rilettura ha sorpreso il pubblico con temi maturi e riflessioni profonde, guadagnandosi l’Oscar come miglior film d’animazione nel 2023.
Un film, mille voci: il lavoro sul doppiaggio
Il doppiaggio di “Pinocchio” è stato un’impresa corale, con attori che interpretarono più ruoli o che furono sostituiti in corsa. Inoltre, nella versione italiana del doppiaggio classico, molti personaggi vennero adattati con nomi e toni più vicini al pubblico italiano, rendendo il film ancora più familiare per generazioni di spettatori.
“Pinocchio” ha ispirato la cultura pop
Da citazioni nei Simpson a omaggi nei videoclip musicali, “Pinocchio” è entrato a far parte della cultura pop mondiale. Persino registi come Steven Spielberg e Tim Burton hanno dichiarato di essere stati ispirati dalle atmosfere e dal messaggio del film per alcune delle loro opere più visionarie.
Trailer del film “Pinocchio”
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“Pinocchio” è molto più di un film: è una storia senza tempo, capace di emozionare, sorprendere e far riflettere, a ogni visione. Se anche tu sei rimasto colpito da queste curiosità e retroscena sul film d’animazione più iconico di sempre, condividi questo articolo con i tuoi amici cinefili!