Quando si parla di film d’animazione, spesso si pensa subito ai classici Disney. Tuttavia, nel 1997, un altro studio cinematografico ha realizzato un’opera capace di competere con la magia Disney: “Anastasia“. Diretto da Don Bluth e Gary Goldman, il film ha riscosso un grande successo ed è ancora oggi considerato un cult dell’animazione. Ecco alcune curiosità e retroscena che forse non conoscevi su “Anastasia“.
Un film non Disney, ma dal sapore Disneyano
Molti spettatori, vedendo “Anastasia“, pensano che sia un classico Disney, ma in realtà è stato prodotto dalla 20th Century Fox Animation. Don Bluth e Gary Goldman, i registi, avevano entrambi lavorato per la Disney prima di lasciare lo studio e fondare la loro casa di produzione. Il loro stile di animazione, le canzoni e la struttura della storia hanno reso il film molto simile ai grandi classici Disney.
Un’ispirazione dalla vera storia di Anastasia Romanov
Il film si ispira alla leggenda secondo cui la granduchessa Anastasia Nikolaevna di Russia sarebbe sopravvissuta all’esecuzione della sua famiglia nel 1918. Sebbene la trama sia altamente romanzata, il mito della sua possibile sopravvivenza ha affascinato il mondo per decenni. Solo nel 2007, grazie a test del DNA, è stato confermato che i resti della vera Anastasia erano stati trovati e che non vi erano superstiti della famiglia imperiale. Inoltre, è interessante notare come “Anastasia” abbia contribuito a riaccendere l’interesse del pubblico verso la storia dei Romanov. Molti spettatori, incuriositi dalla trama del film, hanno poi approfondito le loro conoscenze sulla tragica fine della famiglia imperiale russa.
Un cast stellare per il doppiaggio originale
Il film vantava un cast vocale d’eccezione: Meg Ryan dava la voce ad Anastasia, John Cusack interpretava Dimitri, Kelsey Grammer era Vlad, e Christopher Lloyd prestava la sua voce al malvagio Rasputin. Inoltre, la cantante Liz Callaway doppiava la parte cantata di Anastasia, dando vita a brani iconici come “Once Upon a December”.
La voci italiane
Nella versione italiana Anastasia/Anya ha la voce parlata di Tosca, che si occupa anche delle parti cantate. Dimitri è doppiato da Rosario Fiorello, e Franco Chillemi dà voce a Vlad. Il perfido Rasputin ha la voce di Mauro Bosco, mentre il suo buffo pipistrello Bartok è interpretato da Fabrizio Vidale. Le canzoni sono state adattate con grande cura per mantenere il senso originale dei testi.
La colonna sonora di “Anastasia”
Le musiche di David Newman e le canzoni, tra cui la celebre “Journey to the Past” (“Un nuovo domani” nella versione italiana), hanno vinto numerosi premi e sono diventate parte integrante dell’immaginario collettivo legato al film. Curiosamente, la canzone “Once Upon a December” (“Ricordi del passato”) presenta una melodia che richiama antiche ballate russe, pur essendo stata composta appositamente per il film.
Rasputin: un cattivo sovrannaturale
Il Rasputin del film è ben diverso dal vero Grigorij Rasputin. Nel lungometraggio, è un essere demoniaco che ha venduto la sua anima per distruggere i Romanov. La sua rappresentazione è stata resa più fantastica e grottesca per creare un antagonista memorabile, con un’iconica canzone: “In the Dark of the Night”.
Il ruolo chiave di Bartok, il pipistrello comico
Bartok, il pipistrello albino assistente di Rasputin, è diventato talmente popolare tra il pubblico che ha ottenuto uno spin-off: “Bartok il magnifico” (1999), un film d’animazione direct-to-video in cui il personaggio diventa l’eroe di una nuova avventura.
I costumi di Anastasia: un omaggio alla storia
I vestiti indossati da Anastasia sono ispirati a quelli reali della granduchessa. Il famoso abito blu che indossa durante il ballo ricorda uno degli abiti della vera Anastasia Romanov. Questo dettaglio dimostra l’attenzione dei creatori nel mescolare fantasia e riferimenti storici.
L’animazione
Il film rappresentò una sfida tecnica notevole per l’epoca, combinando tecniche di animazione tradizionale con l’utilizzo della CGI (Computer-Generated Imagery). Quest’ultima venne impiegata soprattutto per le sequenze più complesse, come il treno in corsa e le apparizioni spettrali di Rasputin, conferendo loro una dinamicità e un impatto visivo all’avanguardia per gli standard dell’animazione di fine anni ’90.
Il successo al botteghino e gli Oscar sfiorati
“Anastasia” ha incassato oltre 139 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando un grande successo per la 20th Century Fox. Il film è stato anche candidato a due premi Oscar: Miglior Canzone Originale (“Journey to the Past”) e Miglior Colonna Sonora, ma non riuscì a vincere.
L’ingresso nel catalogo Disney+
Dopo l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney, “Anastasia” è entrato nel catalogo Disney+. Questo ha portato ulteriore confusione tra i fan, molti dei quali ora lo considerano erroneamente un film Disney.
Trailer del film “Anastasia”