Il terzo capitolo della celebre saga cinematografica “Una notte al museo” ha portato gli spettatori in un’avventura ricca di magia e colpi di scena. “Una notte al museo – Il segreto del faraone“, uscito nel 2014 e diretto da Shawn Levy, ha rappresentato un emozionante capitolo finale della trilogia, con il ritorno di volti noti e l’introduzione di nuovi personaggi affascinanti. Scopriamo insieme alcune curiosità e retroscena legati alla produzione di questo film.
“Una notte al museo – Il segreto del faraone”: L’ultima interpretazione di Robin Williams
Uno degli elementi più toccanti del film è la presenza di Robin Williams, che veste nuovamente i panni del presidente Theodore Roosevelt. Purtroppo, questo è stato uno degli ultimi film in cui l’attore ha recitato prima della sua scomparsa nell’agosto del 2014. La sua performance ha assunto un significato ancora più emotivo, lasciando un segno indelebile nei cuori dei fan.
Una location davvero storica
A differenza dei primi due capitoli, gran parte delle riprese di “Una notte al museo – Il segreto del faraone” si è svolta al British Museum di Londra. Questa scelta ha permesso di dare un tocco di autenticità alla storia e di esplorare nuovi scenari, arricchendo l’esperienza visiva del pubblico.
Improvvisazione e comicità spontanea
Molte delle battute del film sono frutto dell’improvvisazione degli attori. Ben Stiller e Robin Williams, in particolare, hanno aggiunto numerosi momenti comici spontanei che hanno reso le scene ancora più divertenti e coinvolgenti.
Un omaggio a Dick Van Dyke
Dick Van Dyke, leggendario attore noto per “Mary Poppins”, ha fatto una breve apparizione nel film, riprendendo il ruolo di Cecil Fredericks. Nonostante l’età avanzata, ha dimostrato ancora una volta la sua energia e il suo carisma sul set.
Un collegamento con la realtà
Il personaggio del faraone Ahkmenrah, interpretato da Rami Malek, non è basato su una figura storica reale, ma trae ispirazione da vari sovrani egizi. La tavola magica che dà vita alle statue del museo, invece, è un’invenzione cinematografica, sebbene sia ispirata a leggende e miti dell’antico Egitto.
La tavola di Ahkmenrah: un oggetto misterioso
La tavola di Ahkmenrah, un reperto egizio che dona vita alle statue del museo, è un elemento centrale della trama. Ma da dove arriva questo oggetto magico? La risposta si trova in un dettaglio nascosto nel film: un geroglifico sulla tavola rivela che essa proviene dalla tomba di Tutankhamon. Ben Stiller, a fine riprese, tenne come souvenir la tavoletta magica di Akmenrah.
Effetti speciali di alto livello in “Una notte al museo – Il segreto del faraone”
Per dare vita alle creature e alle statue animate, il team di produzione ha utilizzato una combinazione di effetti speciali digitali e tecniche tradizionali. L’obiettivo era rendere le interazioni tra gli attori e gli elementi animati il più naturali possibile.
Il passaggio di testimone
“Una notte al museo – Il segreto del faraone” segna un possibile passaggio di testimone. Nel film, il personaggio di Laa, un uomo di Neanderthal identico a Larry (interpretato sempre da Ben Stiller), sembra suggerire una nuova direzione per la saga, lasciando aperta la porta a possibili sviluppi futuri. Le scene in cui si vedono insieme Larry e l’uomo di Neanderthal, entrambi interpretati da Ben Stiller, vennero girate due volte, con delle controfigure e poi assemblate in post produzione. Alcune volte fu il regista Shawn Levy a prestarsi come controfigura.
Lancillotto
Lancillotto, il cavaliere della tavola rotonda, è interpretato dall’inglese Dan Stevens. L’armatura che indossò durante tutte le riprese pesava 25 chili.
Un omaggio a due grandi attori
Il film è dedicato a due attori scomparsi prematuramente durante le riprese: Mickey Rooney e Robin Williams. Entrambi hanno dato un contributo fondamentale alla saga, interpretando rispettivamente il venditore di miniature e il presidente Theodore Roosevelt. La loro presenza è stata un valore aggiunto per l’intera trilogia, e il loro ricordo è vivo nel cuore di tutti i fan.
Un cameo a sorpresa in “Una notte al museo – Il segreto del faraone”
Il film riserva una sorpresa speciale per i fan: un cameo di Hugh Jackman nei panni di se stesso. L’attore australiano, noto per il suo ruolo di Wolverine nella saga di X-Men, appare in una breve scena, aggiungendo un tocco di umorismo e autoironia.