Quando si parla di horror, il franchise di “Saw” ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura pop, e “Saw 3D – Il capitolo finale” ha segnato la conclusione (almeno temporanea) di una saga caratterizzata da enigmi mortali, colpi di scena e trappole ingegnose. Il film ha incassato oltre 136 milioni di dollari in tutto il mondo, confermando il successo commerciale della saga di Saw. Ma dietro le quinte del settimo film della serie si celano numerosi aneddoti e curiosità che potrebbero sorprendere anche i fan più appassionati.
Un film pensato per il 3D
“Saw 3D – Il capitolo finale” è stato il primo (e finora unico) della saga ad essere girato interamente in 3D. I produttori hanno voluto sfruttare l’allora emergente tecnologia per rendere ancora più immersiva l’esperienza visiva, enfatizzando gli effetti gore e le trappole letali. Alcune scene sono state specificamente pensate per esaltare questa caratteristica, con oggetti e schizzi di sangue che sembrano uscire dallo schermo.
Un ritorno a sorpresa in “Saw 3D”
Uno degli elementi più attesi del film era il ritorno di Cary Elwes nel ruolo del Dr. Lawrence Gordon, protagonista del primo “Saw“. L’attore non era apparso nei capitoli successivi, ma la sua assenza aveva alimentato numerose teorie tra i fan. La sua reintroduzione nella trama ha permesso di chiudere il cerchio, rivelando il destino del personaggio e il suo legame con Jigsaw.
Chester Bennington e la sua brutale trappola
Una delle scene più memorabili del film è quella con Chester Bennington, il cantante dei Linkin Park, che ha interpretato il personaggio di Evan, un razzista coinvolto in una delle trappole più cruente della saga. Bennington, grande fan della serie, ha accettato con entusiasmo il ruolo e si è sottoposto a un trucco prostetico elaborato per simulare la sua carne fusa con un sedile d’auto. La scena, che lo vede costretto a liberarsi prima che l’auto parta in una sequenza mortale, è una delle più violente del film. Bennington ha dichiarato che girare la scena è stato fisicamente impegnativo, poiché è rimasto incollato al sedile per ore durante le riprese.
Un finale diverso?
Inizialmente, i piani per la saga prevedevano due film finali, ma il calo di incassi del sesto capitolo ha portato la produzione a condensare tutto in un unico episodio. Questo ha costretto gli sceneggiatori a modificare alcuni elementi della trama e a tagliare o rielaborare scene che avrebbero dovuto essere esplorate più a fondo.
Trappole sempre più elaborate in “Saw 3D”
Uno degli aspetti più distintivi del franchise è la creatività delle trappole. In “Saw 3D – Il capitolo finale“, una delle più iconiche è la “trappola della sega circolare” nella vetrina del negozio, ideata per scioccare il pubblico sin dall’inizio. Inoltre, il team di effetti speciali ha dovuto progettare macchinari ancora più complessi, adattandoli alla tecnologia 3D per massimizzarne l’impatto visivo.
L’addio al franchise?
Nonostante il titolo suggerisse una chiusura definitiva, “Saw 3D – Il capitolo finale” non è stato l’ultimo film della saga. Nel 2017, infatti, “Jigsaw” ha riportato in vita l’universo narrativo con una nuova storia, dimostrando che il marchio “Saw” continua a esercitare fascino sugli spettatori.
Le riprese di “Saw 3D”
Le riprese sono state particolarmente intense e impegnative, soprattutto per gli attori che dovevano affrontare le trappole. Alcuni di loro hanno riportato lievi ferite e contusioni durante le scene d’azione.