Quando “Star Trek” debuttò sulla NBC l’8 settembre 1966, nessuno avrebbe immaginato che sarebbe diventato uno dei franchise di fantascienza più amati e influenti della storia. La serie originale, creata da Gene Roddenberry, durò solo tre stagioni, ma il suo impatto sulla cultura pop e sulla tecnologia è innegabile. Ecco alcune curiosità e retroscena che forse non conoscevate su “Star Trek”.
L’ispirazione dietro la serie “Star Trek”
Roddenberry descrisse “Star Trek” come un “western nello spazio“, ispirandosi a serie come “Wagon Train” e alle idee futuristiche di esplorazione spaziale. Il suo obiettivo era raccontare storie avventurose con un forte messaggio umanitario e progressista.
Il primo episodio pilota venne rifiutato
Il primo episodio pilota, “The Cage”, con Jeffrey Hunter nel ruolo del Capitano Pike, venne rifiutato dalla NBC perché considerato troppo cerebrale. Tuttavia, il network diede a Roddenberry una seconda possibilità, e nacque così il capitano Kirk, interpretato da William Shatner.
La rivoluzione del cast multietnico
Per l’epoca, il cast di “Star Trek” era rivoluzionario: un equipaggio multietnico che includeva il tenente Uhura (Nichelle Nichols), il signor Sulu (George Takei) e il signor Spock (Leonard Nimoy), un alieno vulcaniano. La Nichols stava per lasciare la serie dopo la prima stagione, ma Martin Luther King Jr. la convinse a restare, definendo il suo ruolo un’importante rappresentazione per la comunità afroamericana. Nichelle Nichols fu una delle prime donne afroamericane a ricoprire un ruolo di rilievo in una serie televisiva.
Il primo bacio interrazziale della TV americana
L’episodio “Plato’s Stepchildren” (1968) mostrò il primo bacio interrazziale della televisione statunitense tra il Capitano Kirk e il tenente Uhura, un evento che suscitò scalpore all’epoca ma che segnò un importante passo avanti per la rappresentazione della diversità in TV.
Spock
Le orecchie a punta di Spock, interpretato da Leonard Nimoy, divennero un simbolo iconico della serie. L’attore impiegava ore per applicare il trucco prostetico. Il trucco verde del sangue di Spock era dovuto al fatto che il suo sangue, nella finzione, era a base di rame.
Effetti speciali e budget limitato
A causa di un budget ridotto, la produzione spesso riciclava scenografie e costumi. Gli alieni venivano creati con semplici trucchi di illuminazione e make-up. Anche la famosa “porta automatica” dell’Enterprise era azionata manualmente da membri della troupe nascosti dietro le quinte! Il teletrasporto, una delle invenzioni più iconiche di “Star Trek”, fu introdotto per motivi di budget, per evitare costose riprese dell’astronave che atterrava.
La nascita del saluto vulcaniano
Leonard Nimoy inventò il famoso saluto vulcaniano “Live long and prosper” (Lunga vita e prosperità) ispirandosi a un gesto di benedizione ebraico che aveva visto da bambino in sinagoga.
La serie “Star Trek” venne salvata dai fan
Dopo la seconda stagione, la NBC voleva cancellare la serie per via degli ascolti bassi. Una campagna di lettere da parte dei fan convinse il network a produrre una terza stagione. Sebbene questa fu l’ultima, la serie divenne un fenomeno di culto grazie alle repliche televisive negli anni successivi.
L’influenza su tecnologia e scienza
Molti dispositivi visti in “Star Trek” hanno anticipato tecnologie reali: i comunicatori ispirarono i primi telefoni cellulari, i tablet ricordano gli attuali iPad, e i traduttori universali hanno influenzato gli sviluppi della traduzione automatica.
Il retroscena della frase “Beam me up, Scotty”
La celebre frase “Beam me up, Scotty” non viene mai detta in questa forma esatta nella serie originale, anche se espressioni simili vengono usate più volte.
Gli attori e il loro rapporto dietro le quinte di “Star Trek”
William Shatner e Leonard Nimoy avevano un rapporto complesso, tra rivalità e amicizia. Shatner era noto per il suo ego e la sua tendenza a monopolizzare le scene, cosa che generò tensioni con altri membri del cast, in particolare George Takei.
Il numero di registrazione della USS Enterprise
L’iconico numero di registrazione dell’Enterprise, NCC-1701, venne scelto per evitare confusioni con le reali designazioni aeronautiche. “NCC” si ispirava ai codici di registrazione degli aerei, mentre “1701” fu scelto per essere facilmente leggibile.
L’eredità di “Star Trek”
Nonostante la sua breve durata, “Star Trek” ha ispirato film, sequel televisivi, libri, fumetti e persino una filosofia di vita per molti fan. La serie originale ha posto le basi per un universo che continua ad affascinare generazioni di spettatori. La NASA ha omaggiato la serie intitolando la prima navicella spaziale “Enterprise”.