Il Signore degli Anelli – Le due torri è il secondo capitolo della trilogia. Il film è del 2002 ed è diretto da Peter Jackson.
Il torrente ghiacciato
La mattina in cui si doveva girare la scena di Gollum che acchiappa un pesce nel torrente, la troupe ha trovato la zona ricoperta di neve. Il regista ha fatto rimuovere la neve e scongelare il torrente, in poche ore, da poter consentire ad Andy Serkis di sguazzarvi.
La battaglia del fosso di Helm
Nel secondo capitolo de Il Signore degli Anelli – Le due torri, una delle sequenze più epiche è senza dubbio la Battaglia del Fosso di Helm.
Le riprese
Ci sono voluti ben quattro mesi per girare l’intera battaglia ed esclusivamente di notte. Questa scena è stata veramente lunga e faticosa per gli attori e le comparse e per questo sono state realizzate delle magliette con la scritta “I survived Helm’s Deep” “Sono sopravvissuto al Fosso di Helm”, distribuite a tutti i partecipanti.
Il portone
Il portone principale del Fosso di Helm è stato realmente costruito ed era talmente massiccio che persino un ariete da demolizione non è riuscito ad abbatterlo.
Il guerriero con un occhio solo
L’attore che ha interpretato il guerriero con un occhio solo si è presentato al provino indossando una benda sull’occhio. Il regista Peter Jackson, lo ha incoraggiato a rivelare cosa si nascondesse sotto e anche se inizialmente riluttante l’attore ha accettato di apparire senza la benda.
Le comparse
Per la scena erano necessarie un’enorme quantità di comparse, circa 10,000, ma produzione ha trovato difficoltà a trovare abbastanza attori alti almeno un metro e ottanta per interpretare gli Uruk-Hai. Per questo motivo hanno reclutato anche persone di statura più bassa, chiamate “Uruk-Low”.
Gli Uruk-Hai
Le grida di battaglia degli Uruk-Hai sono state registrate da venticinquemila tifosi di cricket, che hanno intonato i canti della guerra, “Derbgoo, nashgshoo, derbgoo, dashshoo”, leggendoli sul maxi-schermo all’interno di uno stadio. La sequenza. all’inizio della battaglia, in cui gli Uruk-hai sbattono a terra le lance per incitarsi, non era presente nella sceneggiatura. Era un rito che gli stuntman facevano tra un ciak e l’altro per sciogliere i muscoli e a Jackson è piaciuto talmente tanto da inserirlo nel film.
Viggo Mortensen
Nella scena in cui Aragorn tira un calcio all’elmo di un orco, l’attore si è fratturato due dita del piede ma ha continuato a recitare nonostante l’infortunio. Anche Peter Jackson ha continuato a girare, meravigliato di quanto fosse convincente e reale il grido di dolore di Mortensen. In fase di montaggio, il regista, ha deciso di includere tale scena nell’editing finale de Il Signore degli Anelli – Le due torri. Mortensen ha girato tutte le scene senza controfigura, usando una vera spada d’acciaio, invece che una in alluminio o in gomma come il resto del cast.
Orlando Bloom
A causa di una caduta da cavallo, Orlando Bloom, durante le riprese aveva un paio di costole incrinate.
John Rhys-Davies
John Rhys-Davies, che interpreta Gimli, a causa di un incidente in fattoria durante la sua giovinezza, aveva perso la punta del dito medio sinistro. Furono realizzate per il suo personaggio dita protesiche speciali basate su un calco del dito medio destro. In un momento di spirito, Rhys-Davies ha fatto uno scherzo al regista Peter Jackson simulando un nuovo incidente tagliando la punta del dito protesico e creando un effetto di sangue finto. Con un sorriso, si avvicinò a Jackson e disse: “Capo, ho avuto un altro incidente”.
Brad Dourif
Per rimanere nella parte Brad Dourif parlava in continuazione con l’accento inglese di Vermilinguo. Quando finalmente ha smesso, Bernard Hill ha pensato che stesse fingendo un accento americano. Quando Grima Vermilinguo vede l’esercito di Saruman composta da 10.000 Uruk-Hai, rimanendone visibilmente sorpreso, si vede scendere una lacrima sul suo viso. Questo particolare non era presente nella sceneggiatura, ma un’improvvisazione dell’attore.
La petizione
Dopo l’attacco terroristico al World Trade Center dell’11 settembre 2001, su Internet circolò una petizione che ordinava alla New Line di modificare il titolo del secondo film della saga poiché Le Due Torri sarebbe potuto risultare troppo offensivo nei confronti delle vittime del tragico attentato. Dopo qualche settimana, i promotori ammisero che si trattava di uno scherzo.