Dalla gloria sul ring ai set di Hollywood: il leggendario Hulk Hogan ha lasciato un’impronta indelebile non solo nel wrestling, ma anche nel cuore degli amanti del grande schermo.
Il mondo del cinema e dell’intrattenimento piange la scomparsa di una delle sue icone più riconoscibili: Hulk Hogan è spento all’età di 71 anni nella sua casa in Florida a causa di un arresto cardiaco. La sua figura è legata indissolubilmente al wrestling, ma chi ama film e cultura pop lo ricorderà anche per il suo carisma sul grande schermo.
Hulk Hogan: Da leggenda del ring a volto di Hollywood
Hulk Hogan non è stato soltanto un gigante del wrestling – dodici volte campione mondiale – ma anche uno dei primi lottatori a sfondare con successo nel mondo del cinema, anticipando quel ponte tra sport e spettacolo che oggi è diventato comune grazie a nomi come The Rock o John Cena. Ma prima di loro, c’era lui: con i suoi iconici baffi biondi, la bandana rossa e un fisico imponente, capace di riempire lo schermo tanto quanto il ring.
L’esordio folgorante in “Rocky III”
Il suo debutto cinematografico è diventato un cult. Nel 1982, in “Rocky III”, interpreta Thunderlips – Labbra Tonanti – in un esilarante incontro benefico contro Rocky Balboa, alias Sylvester Stallone. Una scena spettacolare che ha segnato l’immaginario collettivo. Fu lo stesso Stallone a volerlo nel cast, convinto che la sua presenza scenica fosse perfetta per il ruolo.
Dietro le quinte non mancarono aneddoti divertenti: pare che durante le riprese Hulk Hogan sollevò Stallone con tanta forza da spaventarlo, costringendolo a chiedere di essere rimesso giù immediatamente. Da lì nacque una gag ricorrente sul set, con Sly che diceva ridendo: “Non fatemi arrabbiare Hulk!”
Hulk Hogan: Un volto amato anche dai più piccoli
Dopo “Rocky III”, Hulk Hogan continuò a lavorare in numerosi film, spesso rivolti a un pubblico giovane. Tra i più noti “Mr. Nanny” (1993), in cui veste i panni di una babysitter muscolosa ma dal cuore tenero, e “Santa with Muscles” (1996), dove recita nei panni di un improbabile Babbo Natale da combattimento. Indimenticabile anche “Suburban Commando” (1991), commedia fantascientifica dal tono scanzonato.
Nel corso degli anni è apparso in cameo in pellicole come “Gremlins 2″ e perfino in “I Muppets”. Il suo modo di recitare era sopra le righe, esagerato, teatrale – proprio come sul ring. E forse era proprio questo che lo rendeva così irresistibile.
L’eredità lasciata al cinema
Anche se la sua carriera cinematografica non ha mai raggiunto i picchi stellari di colleghi come Dwayne Johnson, Hulk Hogan ha aperto una porta che fino agli anni ’80 sembrava chiusa: quella che permetteva ai wrestler di essere anche attori, protagonisti di film e volti riconoscibili fuori dal ring.
Grazie a lui, oggi vediamo regolarmente lottatori calcare i set di Hollywood, non solo come comparsate muscolari, ma come veri e propri attori a tutto tondo. Hogan ha dimostrato che il carisma può superare i confini di uno sport e arrivare fino alle poltrone del cinema.
Un addio che sa di leggenda
La morte di Hulk Hogan segna la fine di un’epoca. Non solo per i fan del wrestling, ma anche per chi ha amato il cinema degli anni ’80 e ’90. Con la sua scomparsa, se ne va una figura unica: un guerriero, un intrattenitore, un’icona che ha saputo reinventarsi, passando da eroe del ring a star del grande schermo.
E mentre il mondo lo saluta, restano le sue scene, le sue battute, la sua energia: immortale, come ogni vero personaggio da film.