
“The Umbrellas of Cherbourg“ (o Les Parapluies de Cherbourg), diretto dal visionario Jacques Demy nel 1964, è un capolavoro del cinema francese che continua a incantare generazioni di spettatori. Questo film musicale, celebre per la sua narrazione interamente cantata, è un’opera unica nel panorama cinematografico mondiale. Ma cosa si nasconde dietro le quinte di questa pellicola? Ecco alcune curiosità, retroscena e citazioni che rendono questo film ancora più affascinante.
1. La genesi di “The Umbrellas of Cherbourg”: un’opera audace e rischiosa
Jacques Demy concepì l’idea di realizzare un film interamente cantato, una scelta rischiosa per l’epoca. A convincere i produttori fu la qualità del suo precedente lavoro, “Lola” (1961), che gli diede credito sufficiente per sperimentare questa idea innovativa.
2. L’esplosione del colore grazie a Michel Legrand
Il film è celebre per la sua tavolozza cromatica vivida e sognante. Demy lavorò a stretto contatto con il direttore della fotografia Jean Rabier e con i responsabili della scenografia per creare ambienti saturi di colori primari, coordinati persino con gli abiti degli attori. Questa scelta visiva riflette l’emozionalità della storia.
3. Catherine Deneuve: la nascita di una star
“The Umbrellas of Cherbourg” lanciò la giovane Catherine Deneuve, allora ventenne, nel firmamento delle stelle del cinema internazionale. Demy la scelse per il ruolo di Geneviève nonostante fosse relativamente sconosciuta, intuendo il suo potenziale.
4. Il successo di “The Umbrellas of Cherbourg” a Cannes
Il film fu presentato in concorso al Festival di Cannes del 1964, dove vinse la Palma d’Oro. Fu una delle rare volte in cui un musical ricevette un riconoscimento così prestigioso in un contesto di cinema d’autore.
5. Il “leitmotiv” musicale indimenticabile
La colonna sonora di Michel Legrand è uno degli elementi più iconici del film. Il tema principale, “I Will Wait for You” (o “Je ne pourrai jamais vivre sans toi” in francese), divenne immediatamente celebre e fu successivamente reinterpretato da artisti di fama mondiale come Frank Sinatra.
6. Un omaggio alle emozioni umane
Demy concepì “The Umbrellas of Cherbourg” come una “tragedia musicale”. La storia è una celebrazione delle emozioni umane, raccontata attraverso dialoghi che sono completamente cantati, una scelta che amplifica il dramma della vicenda e la sua intensità.
7. Il ruolo simbolico degli ombrelli
Gli ombrelli nel film non sono solo un elemento visivo, ma anche un simbolo della fragilità e della protezione nei confronti delle intemperie, metafora della vita e delle sue difficoltà.
8. Un impatto culturale globale
“The Umbrellas of Cherbourg” ispirò altri registi e opere, inclusi musical contemporanei. Damien Chazelle, ad esempio, ha citato “Les Parapluies de Cherbourg” come una delle principali influenze per il suo “La La Land“ (2016).
9. Le difficoltà economiche durante la produzione di “The Umbrellas of Cherbourg”
Nonostante il successo, la produzione fu tutt’altro che semplice. I costi legati alla realizzazione della colonna sonora e alla scelta di scenografie elaborate misero a dura prova il budget.
10. La scelta di Cherbourg come location
Cherbourg, una cittadina portuale in Normandia, fu scelta da Demy non solo per la sua bellezza visiva ma anche per il suo valore simbolico. La località diventa una sorta di personaggio aggiuntivo nel film.
11. Il finale di “The Umbrellas of Cherbourg”: una rottura con i canoni hollywoodiani
Il finale malinconico e aperto, con i protagonisti che non si ritrovano, rappresenta una rottura con i finali romantici tipici dei musical hollywoodiani. Questa scelta contribuì a rendere il film più realistico e universale.
12. Un’eredità senza tempo
Nel 2013, “Les Parapluies de Cherbourg” fu restaurato digitalmente e riproposto nei cinema, confermando il suo status di classico intramontabile e portando la sua magia a una nuova generazione di spettatori.







