Nel 2003, il pubblico di tutto il mondo ha riso e riflettuto grazie a “Una settimana da Dio“, la commedia diretta da Tom Shadyac con protagonista Jim Carrey. Il film, che esplora il tema del libero arbitrio e del rapporto tra l’uomo e la divinità, ha conquistato il box office e continua a essere un punto di riferimento nel panorama delle commedie moderne. Ma quali sono le curiosità e i retroscena dietro questa pellicola di successo? Ecco alcuni dettagli interessanti che forse non conoscevi.
Il titolo: “Una settimana da Dio”
Il titolo Italiano in realtà è sbagliato poiché, Bruce Nolan, diventa “Dio” per due settimane. La discrepanza potrebbe essere dovuta a una scelta di marketing per rendere il titolo più conciso e accattivante, oppure per evitare confusione con altri film. Il titolo originale è “Bruce Almighty” (Bruce Onnipotente).
Un ruolo scritto su misura per Jim Carrey
Il personaggio di Bruce Nolan, giornalista insoddisfatto che riceve temporaneamente i poteri di Dio, è stato pensato appositamente per Jim Carrey. Gli sceneggiatori Steve Koren, Mark O’Keefe e Steve Oedekerk hanno lavorato tenendo in mente lo stile unico dell’attore canadese, che ha dato al film il suo inconfondibile tocco comico.
Un Dio iconico
A interpretare Dio nel film è Morgan Freeman, una scelta che ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo. La sua interpretazione autorevole, carismatica e al tempo stesso ironica ha reso la figura divina più accessibile e umana. Da allora, Freeman è stato spesso associato al ruolo di Dio nel cinema e nella cultura pop.
La scimmia
La scimmia presente in “Una settimana da Dio” è la stessa che interpretava Marcel in “Friends”. Questo esemplare ha partecipato a numerose produzioni cinematografiche, diventando uno degli animali più riconoscibili sullo schermo.
Una scena improvvisata diventata leggendaria
Uno dei momenti più divertenti di “Una settimana da Dio” è la scena in cui Bruce fa dire al suo rivale Evan Baxter (interpretato da Steve Carell) una serie di suoni incomprensibili in diretta televisiva. Jim Carrey ha improvvisato molte battute durante la ripresa, costringendo Carell a trattenere a fatica le risate. Questa scena è diventata una delle più memorabili della pellicola.
Un record mondiale per “Una settimana da Dio”
Nel film, Bruce usa i suoi poteri per far sì che la luna si avvicini alla Terra, creando un’atmosfera romantica per la sua fidanzata Grace (Jennifer Aniston). Dopo l’uscita della pellicola, alcuni spettatori hanno segnalato che questa scena potrebbe aver ispirato un numero insolitamente alto di gravidanze nei mesi successivi, dando vita a una leggenda metropolitana mai confermata.
Il numero telefonico di Dio
Nel film, il numero di telefono con cui Dio contatta Bruce (Jim Carrey) è 776-2323, senza il prefisso di Buffalo (716). Gli sceneggiatori avevano controllato che non fosse assegnato in quell’area, ma non considerarono il resto del mondo. Di conseguenza, diversi proprietari del numero, tra cui un prete di nome Bruce, ricevettero innumerevoli chiamate. La più colpita fu Dawn Jenkins, che esasperata si rivolse a un avvocato. Non è noto l’esito della vicenda, ma nella versione Home Video il numero fu modificato in 555-0123.
Un sequel mai realizzato
Visto il grande successo di “Una settimana da Dio“, era stato inizialmente previsto un sequel intitolato “Brucifero”, in cui Bruce Nolan avrebbe acquisito i poteri di Satana. Tuttavia, il progetto fu abbandonato. Al suo posto, nel 2007 è stato realizzato “Un’impresa da Dio”, spin-off con Steve Carell nei panni di Evan Baxter, ma senza Jim Carrey.
Saleen S7
Nel film, Jim Carrey, nei panni di Bruce Nolan, guida una Saleen S7, una supercar americana ad alte prestazioni. La particolarità è che questa vettura non è stata fornita dalla produzione del film, bensì era di proprietà dello stesso Jim Carrey.
“Una settimana da Dio”: Un messaggio più profondo di quanto sembri
Oltre alla comicità e alle gag esilaranti, “Una settimana da Dio” contiene un messaggio profondo: la responsabilità che deriva dall’avere potere e l’importanza della gratitudine per ciò che si ha. Il film esplora il concetto che i miracoli non sempre avvengono con gesti spettacolari, ma spesso si trovano nelle piccole cose della vita quotidiana.
Trailer del film “Una settimana da Dio”